“Il libro, Casa Comune”: Brandani elogia il lavoro della biblioteca di Colle di Val d’Elsa

25 Gen
25 Gennaio 2017

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Mercoledì 25 gennaio ’17

Il manager dona parte della sua collezione alla biblioteca

CINQUEMILA libri in dono alla biblioteca di Colle. E’ il piccolo grande gesto con cui Alberto Brandani vuole dimostrare quanto ancora la cultura e la conoscenza siano un patrimonio unico da non disperdere, anzi semmai da incentivare e tramandare.

Come e perché è nata l’idea di questa donazione?

“La biblioteca di Colle è un fiore all’occhiello della nostra realtà e registra da alcuni anni la più alta affluenza di utenti di tutta la provincia. Nel 2016 sono stati rilevati 25.155 utenti con una media di 90 presenze al giorno. Oltre al legame con la mia città, mi fa quindi piacere sapere che i documenti donati andranno in un luogo vivo e vegeto, nella speranza che diventino un ulteriore motivo di lettura, conoscenza e dialogo. Vorrei dedicare il progetto alle due bibliotecarie, Laura (ora in pensione) e Nicla, perché è grazie al loro lavoro, insieme al lavoro di tanti appassionati volontari, che oggi la biblioteca è un vero punto di riferimento della città. La mia dedica va anche al Preside Rossi, grande letterato, Direttore della Biblioteca dal 1948 al 1955 e figura di assoluto rilievo per la vita culturale non solo a Colle”.

Quali sono i principali momenti di raccolta di questo materiale?

“I principali momenti di aggregazione culturale che hanno condotto a questo materiale sono: la Fondazione Giuseppe Donati, la Fondazione Naim, la Fondazione Formiche dal 2005 ad oggi e l’attività ormai trentennale come Presidente della giuria letteraria del premio Letterario Internazionale “Elba-Brighetti”. Mi vorrei in particolare soffermare su quanto mi abbia arricchito l’aver creato la Fondazione Formiche ed il Premio Brignetti. Formiche che nelle sue articolazioni è oggi uno dei più interessanti network del Paese significa lavoro continuo, umile, ricerca, seminari di grande approfondimento. Al Premio letterario Brignetti mi volle fortemente il suo nume tutelare di allora Geno Pampaloni insieme al pittore Giancarlo Castelvecchi. Il contatto continuo con grandi intellettuali ed operatori di cultura come ieri Pampaloni, De Benedetti, Barbiellini, Amidei, ed oggi Ferrero, Biondi, e tanti altri, è stato per me un onore ed uno stimolo costante”.

Qual è secondo lei oggi il ruolo del libro e delle biblioteche in generale?

“Nonostante molte apocalittiche dichiarazioni sulla morte del libro di carta, il libro sta piuttosto bene. Continua ad essere un gesto di fiducia e di ottimismo nel futuro e nella capacità degli uomini di raccontare e di raccontarsi. E le biblioteche, attraverso i libri e la loro fisicità, creano una comunità ed uno spirito di appartenenza, come nel caso della biblioteca di Colle, e sono sempre più un luogo di incontro e integrazione”.

L’APPUNTAMENTO

Sabato Convegno al Palazzone

Alberto Brandani, manager di lungo corso ed ex amministratore del Monte, ha promosso un progetto di donazione alla biblioteca “Marcello Braccagni” di Colle di circa 5.000 documenti fra riviste, libri e collane antologiche. Un prima parte, di circa 3.000 documenti, è già stata consegnata al Comune di Colle e la parte rimanente verrà depositata nei prossimi anni con una media di circa 300 volumi all’anno.

In occasione della cerimonia del conferimento di questi documenti, il Comune ha organizzato un convegno dal titolo “Il libro, casa comune” Sabato 28 alle 17 all’aula magna del Palazzone , a Colle Val d’Elsa. Ci saranno in Sindaco, Paolo Canocchi, il presidente di Amici dell’Arte, Alessandro Malandrini, e il direttore denegare biblioteche del Mibact, Rosanna Rummo. Interventi di Ernesto Ferrero, già direttore del Salone del libro di Torino e Marino Biondi, critico letterario, saggista e docente, nonché le bibliotecarie Laura Nocentini e Nicla Senesi, e lo stesso Brandani. Modererà il dibattito il Direttore del Centro Studi Americani, Paolo Messa.

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