Vi spiego tutti i meriti di Profumo e Viola in Mps

05 Apr
5 Aprile 2014

FORMICHE

Di Alberto Brandani, dal sito Formiche.net

Vediamo un po’ di riorganizzare le idee e di trarre dalle vicende del Monte dei Paschi di Siena qualche utile osservazione.

1. La banca è stata guidata con inesperienza e purtroppo l’intelligenza è stata confusa con la competenza.

2. Il management è stato, o quanto meno è apparso, deresponsabilizzato.

Ma qui non si tratta di fare un processo al passato né tantomeno di inseguire gogne giudiziarie.
Qui si tratta di storicizzare l’accaduto e di vedere i fatti per come sono e non per come l’istinto delle contrade vorrebbe apparissero.

LE RACCOMANDAZIONI DI DE MATTIA
Gli analisti più accorti, tutti, ed in primis Angelo De Mattia, raccomandavano alla Fondazione di trovare una via di mezzo: tutelare il proprio patrimonio e non danneggiare l’aumento di capitale della banca. Tutto ciò è stato fatto e siccome “tra il dire e fare c’è di mezzo il mare” va dato atto che la Fondazione esce da uno stato sostanzialmente prefallimentare. Oggi la Fondazione fa bene a mantenere una sua presenza in banca e ancora meglio a individuare i grandi temi (la cultura, la ricerca scientifica) tipici di una fondazione in terra di Siena.

QUALCHE SIGNIFICATIVO RICORDO
Molti anni fa visitando operatori finanziari a New York per conto della banca mi sentii dire: “Beh voi a Siena avete…” e immaginai che l’interlocutore avrebbe continuato dicendo “avete il palio, avete la banca più antica del mondo”. Invece religiosamente e quasi sottovoce ebbe a dirmi: “Beh voi avete la Chigiana”, per dire che l’Accademia Musicale Chigiana è forse il brand più conosciuto di Siena nell’elite culturale statunitense.

IL LAVORO DI PROFUMO E VIOLA
Ma veniamo alla banca. Capisco le perplessità dei risparmiatori dovute ai gravi danni provocati a MPS negli ultimi anni ma oggi i nuovi vertici stanno lavorando bene: Viola ha messo i conti in ordine e il presidente Profumo garantisce quella cornice internazionale per dare un azionariato stabile alla banca più antica e di fascino del mondo.

UNA BEST PRACTICE
Quello di Mps è uno dei più ambiziosi piani di ristrutturazione che una banca abbia deciso di intraprendere. Un profondo ripensamento del modello, eppur tuttavia i risultati ottenuti sono sotto gli occhi: 4000 uscite senza licenziamenti, nel 2013 costi operativi meno 13% (spese generali -15%, costi del personale -10%), dall’inizio del piano risparmiati 600 milioni. Una best practice, insomma. Inoltre è stato fatto il più importante accordo di outsourcing bancario in Europa di oltre 1000 risorse con l’obiettivo di migliorare il servizio, ottimizzare i costi, creare nuove opportunità professionali.

IL PUNTO DI FORZA
La nuova leadership, sul fronte dell’eccellenza operativa, ha saputo costruire un punto di forza significativo. Con un forte “scossone manageriale” è stato introdotto un solido metodo corredato da visione strategica e dalla mobilitazione delle migliori competenze. Read more →

Presentazione “I compagni del Monte” a Roma

02 Apr
2 Aprile 2014

Edoardo Petti, su Formiche.net, ha raccontato così la presentazione:

Mps, lo stato di salute della banca e della fondazione secondo Brandani, De Mattia, Grillo e Gronchi

Un libro spiega come “il groviglio armonioso” tra politica e denaro abbia provocato la crisi del Monte e il patrimonio della fondazione Mps. Ecco il resoconto della presentazione del saggio con le prime valutazioni sul nuovo assetto azionario del Monte dopo la vendita delle quote da parte della Fondazione. Angelo De Mattia, già in Bankitalia e ora editorialista, sotto l’occhio di Umberto Pizzi ha detto che…

Di Edoardo Petti

È possibile distruggere un patrimonio incommensurabile a causa di clamorosi errori di gestione ad opera dei vertici di una grande banca e della fondazione ad essa collegata? Sembra di sì. Almeno rivivendo le tappe recenti dell’esperienza secolare di MPS, ricostruita nel libro “I compagni del Monte. Politici e banchieri di una storia italiana” scritto dal caporedattore della Nazione a Siena Tommaso Strambi e presentato all’Istituto Luigi Sturzo di Roma.

LE RAGIONI DI UN LIBRO

Un volume che tramite il ritratto arguto dei rappresentanti dell’ex gigante creditizio e delle sue capillari ramificazioni ne mette in luce la pervasività, e spiega le ragioni del consenso unanime che la città toscana gli ha sempre riservato. Redatta da Tommaso Strambi ben prima dell’esplosione dello scandalo, l’opera non racconta una vicenda giudiziaria ma le pagine di storia di una banca che dalla fondazione nel 1472 al 2000 è cresciuta e ha diffuso benessere.

Alimentando nello stesso tempo la “megalomania” senese, che “spingeva i rettori dell’Università cittadina a coltivare ambizioni di una nuova Oxford e i politici locali a voler trasformare il piccolo aeroporto militare nel più grande scalo del Centro Italia”. Aspirazioni alimentate grazie alle risorse stanziate dal “babbo Monte” e che hanno raggiunto la cifra record di 287 milioni in un anno. Fino a quando l’odierno vertice ha rimesso in navigazione la barca MPS rendendola nuovamente appetibile per investitori e risparmiatori.

TROPPI POTERI IN UN’UNICA PERSONA

Amministratore di MPS dal 1977 al 1997, e oggi tra l’altro presidente della Fondazione Formiche, Alberto Brandani, ha fatto riferimento all’attuale management per risalire alle origini della crisi dell’istituto creditizio senese. Ricorda come al recente congresso della Federazione autonoma bancari italiani il numero uno del Monte Alessandro Profumo abbia spiegato che cinque anni di gestione di Giuseppe Mussari e Antonio Vigni hanno vanificato cinque secoli di storia gloriosa, gettando un patrimonio incommensurabile nelle mani di banche d’affari.

Una deriva resa possibile, spiega l’ex dirigente, dalla concentrazione nella figura dell’ex presidente di Mps di una straordinaria commistione di cariche e ruoli. A fronte di un ex direttore generale alla completa mercé del sindaco di Siena. “Una miscela che ha allontanato il governo del Monte dai principi più elementari del buon padre di famiglia”. Read more →

Martedì 1 aprile presentazione de “I compagni del Monte” a Roma

22 Mar
22 Marzo 2014

Loc. Compagni Monte RomaMartedì 1 aprile a Roma, alle 17, la Fondazione Formiche e l’Editore Cantagalli presentano il libro di Tommaso Strambi “I Compagni del Monte”.

Intervengono:
Dott. Divo Gronchi – A. D. Cassa di Risparmio S. Miniato
Dott. Angelo De Mattia – Editorialista di Milano Finanze
Sen. Luigi Grillo
Prof. Alberto Brandani – Presidente Fondazione Formiche
Tommaso Strambi – Giornalista
Modera:
Dott. Paolo Messa – Editore Formiche
Saluto:
Dott. Giuseppe Sangiorgi
Segretario Generale Ist. L. Sturzo
Sarà presente l’Autore.

Legge elettorale e abolizione del Senato: ci penserei un po’ meglio

05 Mar
5 Marzo 2014

matteorenziIl buon senso ha portato a dire che l’eventuale riforma elettorale si applicherà solo alla Camera.
Per quanto riguarda il Senato, ci penserei bene prima di abolirlo nella versione renziana e, alla fine, non ne farei nulla perché ci pare molto più efficace una seconda Camera alla tedesca, che non una sorta di conferenza dei delegati regionali.
Speriamo che la provvidenza ci illumini.

Ucraina, Putin e la tigre di carta

05 Mar
5 Marzo 2014

Grandi articoli di critica a Vladimir Putin, ma un po’ di rigore storico ci permette, a noi da sempre -negli anni- strenui difensori della Tymoshenko, di fare 2 osservazioni di carattere generale:

  1. La Crimea si è sempre sentita figlia della grande madre Russia;
  2. L’aver abolito la seconda lingua, appunto quella russa, da parte del trasformistico parlamento di Kiev, è stata una grossa ingenuità. Ciò ha fatto gridare al tradimento la popolazione della Crimea ed ha permesso a Putin, primo caso della storia militare, di invadere una delle posizioni più strategiche al mondo senza sparare un solo colpo di fucile.

Ucraina: scheda della Repubblica di Crimea

 

Stefano Bisi nuovo capo della Massoneria italiana

04 Mar
4 Marzo 2014

stefanobisiStefano Bisi, direttore del Corriere di Siena, è il nuovo Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (Goi). Succede all’avvocato ravennate Gustavo Raffi che ha guidato la massoneria italiana per 15 anni.

Ha prevalso su altri due candidati: il notaio messinese Silverio Magno e  il livornese Massimo Bianchi. Bisi guiderà il Grande Oriente d’Italia per i prossimi cinque anni e si insedierà formalmente a Rimini il 5 aprile.

Il meccanismo elettorale prevedeva che al primo turno il vincitore dovesse superare il 40% dei voti. In caso diverso sarebbe intervenuto il ballottaggio fra i tre candidati ma Bisi, a spoglio ultimato (mancava solo una parte della Sicilia), era oltre il 46% distanziando gli altri due candidati fermi intorno al 24%.

Grande affluenza e netta affermazione per Stefano Bisi, persona colta e perbene, grande amante della sua città e dei valori della senesità.

Vasti consensi in Toscana, Lazio ma anche affermazioni di stima in Piemonte ed in Liguria.

La campagna elettorale è stata contrassegnata da un certo fair play tra tutti i tre candidati.

Presentazione de “I Compagni del Monte” a Reggio Emilia

01 Mar
1 Marzo 2014

Loc. Compagni Monte REVenerdì 7 marzo a Reggio Emilia la Fondazione Formiche e l’Editore Cantagalli presentano il libro di Tommaso Strambi “I Compagni del Monte”.

Intervengono:
Prof. Alberto Brandani – Presidente Fondazione Formiche
Tommaso Strambi – Giornalista
Modera:
Davide Nitrosi – Caporedattore Economia QN