All’Elba c’è la buona sanità, fatta di persone gentili e competenti

07 Ott
7 Ottobre 2015

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Il 10 Agosto di quest’anno mia moglie Susanna è caduta incidentalmente davanti casa nostra a Portoferraio e si è rotta il polso sinistro con una frattura scomposta. Da quel giorno, nella settimana più calda e caotica dell’estate elbana, sono iniziati i viaggi all’ospedale di Portoferraio, prima al Pronto Soccorso, poi nel reparto di radiologia ed infine in quello di ortopedia. Dopo due settimane di gesso, la frattura era sempre scomposta ed i medici hanno consigliato l’operazione che è stata effettuata il 25 di Agosto.
Susanna è stata subito colpita dalla gentilezza, dalla disponibilità e dalla professionalità del personale che, pur in un peridodo difficile, visto l’elevato numero di turisti che si riversano contemporaneamente nell’ospedale portoferraiese, l’hanno assistita e curata nel migliore dei modi.
Anche l’ambiente del reparto di Ortopedia, pulito e accogliente come una piccola Pensione d’altri tempi, ha contribuito a rendere la degenza meno amara e travagliata. Dopo tre giorni di ricovero, sono stati fissati i vari controlli nel mese di Settembre e, finalmente, oggi le hanno tolto il gesso e i chiodi inseriti dentro al polso.
Vorrei ringraziare per l’ottima assitenza ricevuta i Dottori Gentini e Seu, l’amabile Cristina e anche tutti i medici, gli infermieri, i tecnici e gli operatori del settore che, ogni giorno, con il loro lavoro, offrono un servizio importantissimo per la comunità isolana e per i migliaia di turisti in visita all’Elba ogni anno.
Nonostante le frequenti critiche e polemiche nei confronti della sanità elbana, penso che molte volte, come nel caso di mia moglie, si tratti di una buona sanità, educata, generosa e rispettosa delle esigenze dei pazienti.
Alla luce di tutto questo, è indispensabile portare avanti una politica di mantenimento e potenziamento dell’ospedale di Portoferraio, una struttura fondamentale, senza lasciarsi tentare da un feroce scetticismo che abbiamo letto negli occhi di molti nel sentire che Susanna aveva scelto Portoferraio per fare l’operazione.
Ma lei, elbana doc dello Schiopparello, non avrebbe mai fatto altrimenti. Anche perchè in famiglia c’era un precedente illustre. Nel ’95 in pieno Agosto mi ruppi il tendine d’achille; per una pura casualità alcuni miei coetanei si ruppero anch’essi all’Elba il tendine d’achillle. Grandi consulti, chi volle andare dal luminare di Firenze e chi da quello di Roma. Io rimasi sullo scoglio: la mia operazione fu perfetta, le altre più blasonate … molto, molto meno! Questo per dire che bisogna avere fiducia.

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